Considerate che avevo solo quindici anni – di Marina Turchetti

Autrice Anna Paola Moretti, Edizioni affinità elettive, Ancona 2017

Il libro presenta, inquadra e commenta lo straordinario diario di Magda Minciotti, una ragazzina di Chiaravalle deportata dalle SS per lavoro coatto nei lager della Siemens a Norimberga e Bayreuth, esempio di una pratica piuttosto diffusa, sulla quale la storiografia da poco ha posto la sua attenzione.

Cresciuta in una famiglia mazziniana e antifascista che partecipò compatta alla Resistenza, Magda scrisse, tra il 1944 e il 1945, appunti sulla sua prigionia che, al rientro in Italia, trascrisse su un libriccino che – nel clima generale di rimozione collettiva che accolse i deportati al ritorno nel dopoguerra – tenne per sé, consegnandolo al figlio solo poco prima della morte.

Il diario emerge dal silenzio, a più di settant’anni dagli avvenimenti, grazie al lavoro di Anna Paola Moretti, collaboratrice dell’Istituto di Storia Contemporanea della Provincia di Pesaro, che con innovative modalità di ricerca storica parte dal “cerchio di fiducia” che le ha permesso di entrare in contatto con il documento inedito, lo intreccia con documenti familiari, testimonianze, studi recenti, e arriva a restituire un’immagine del contributo femminile alla Resistenza, non “ancillare” in contrapposizione al fatto militare.

Scrive Luciana Tavernini, nella Prefazione, che il libro rappresenta per alcuni aspetti quasi il romanzo di formazione di un’adolescente salda, per educazione mazziniana, nei valori della solidarietà e della cultura, ma insieme apre uno sguardo sulla necessità tutta politica di salvaguardare la memoria, contro la rimozione e il desiderio di dimenticare, alimentati nello slancio della ricostruzione anche dall’idea di far ritornare le donne a ruoli tradizionali e dalla forma partito che spesso ingabbiò la memoria storica in veri e propri “feudi interpretativi”.

Nella cornice ricca di fatti e riferimenti e rigorosa nella ricerca, il diario di Magda Minciotti, appassionante nella rappresentazione della resilienza contro chi la vorrebbe privare della sua umanità, suggerisce confronti tra passato e presente e offre anche ai più giovani spunti di riflessione su coraggio e azione.