IN RICORDO DI GIROLAMO SIMONCELLI

Le iniziative commemorative organizzate a Senigallia – di Alessandro D’Alessandro

Manifesto 2 ottobre

Il Centro Cooperativo Mazziniano di Senigallia commemorerà il 2 ottobre il 166° anniversario della fucilazione del patriota risorgimentale, repubblicano e mazziniano, Girolamo Simoncelli con una pubblica ed articolata manifestazione che avrà come momento centrale la scopertura di una targa commemorativa all’interno della Rocca Roveresca di Senigallia.
L’apposizione della targa è stata resa possibile grazie alla sensibilità della Soprintendenza Archeologica della Marche e del Polo Museale della Marche che hanno accolto la richiesta di legare all’immagine di un sito tanto prestigioso la drammatica vicenda del senigalliese. Il tenente colonnello Simoncelli responsabile della sicurezza a Senigallia durante i mesi della Repubblica romana del 1849 fu, alla caduta di questa, accusato dal “sinistro” giudice Pietro Battelli di non avere impedito l’uccisione di due detenuti all’interno della Rocca dove anche lui quindi venne incarcerato, prima di essere trasferito per tre anni al carcere di Pesaro in regime di durissima detenzione. Sempre alla Rocca fu ricondotto il giorno prima di essere giustiziato a seguito della condanna inflittagli dopo un processo farsa.
A favore di Simocelli “ italiano senza Italia, martire laico che visse e lottò per una Repubblica di cittadini liberi e uguali” si levarono molte autorevoli voci ma Pio IX non concesse la grazia perchè non poteva tollerare che la “sua” Senigallia si fosse ribellata al “suo” benefattore.
In tre giorni in una città in stato d’assedio ed abbandonata dai cittadini democratici furono eseguite ben ventiquattro condanne a morte suscitando un’eco così impetuosa da travalicare le Alpi e che portò Victor Hugo a parlare dei “ patiboli di Senigallia”.
Dopo la scopertura della targa la manifestazione proseguirà con la deposizione di una corona d’alloro al cippo eretto in suo onore nel 1952 e con la conferenza dello storico dell’arte prof. Roberto Cresti dell’Università di Macerata dal titolo “Il dovere come atto immaginativo: Giuseppe Mazzini e la pittura” che esporrà come la mazziniana etica del Dovere abbia influenzato anche le coeve e successive arti figurative. La conferenza si terrà nella sala convegni del Centro Cooperativo Mazziniano dove la serata si concluderà, come nella tradizione repubblicana e mazziniana,con un brindisi augurale alla Repubblica quanto mai opportuno visti i tempi oscuri che la stanno travagliando.