Le migrazioni sono sempre esistite

Nel vertice Ue, dove si è parlato anche di immigrazione, a Bruxelles dalle dichiarazioni, ma non nei fatti, pare che abbia vinto l’Italia, ma da quello che ho sentito – non letto perché nella montagna terremotata non arrivano nemmeno i giornali – la vittoria vera è dell’Ungheria di Orban – perlomeno sugli immigrati anche questa volta è riuscito a non prenderne uno – che con le scelte volontarie è riuscito ad imporre la sua linea (molti che sembrano aperturisti sull’immigrazione, usando i paesi di Visegrad e negando nei fatti ogni solidarietà): l’Italia, in questa situazione, può dimostrare di aver battuto i pugni, ma rischia (forse qualcuno che pensa al sovranismo lo vuole) l’isolamento politico. Ogni soluzione è dettata da problemi interni e dalla “voglia” di rincorrere la destra, mentre quello dei migranti, anche economici – sfruttati dai “padroni, dai “caporali”, dalla malavita (un esempio e non è il solo: l’ondata di provvedimenti contro i più evidenti venditori stranieri sulle spiagge, rispetto ad un “racket” organizzato sicuramente dalla malavita) – è un fenomeno di grande durata, che non può non riguardare tutti i Paesi Europei (anche la Gran Bretagna) e le strutture politiche del Parlamento europeo e della Ue. Penso che il francese Macron con la sua umanità e fermezza (la Le Pen ha ripreso forza) e la tedesca Merkel, pressata dalla destra, dovrebbero preoccuparsi delle prossime elezioni Europee – questa volta pare si voti in via diretta il Presidente della Commissione – di fronte al superamento in corso di un pilastro dell’unità europea (la libera circolazione – Schengen – delle persone in tutti gli stati aderenti alla Ue) e agli “scricchiolii”, si fa per dire, dell’attuale Europa.

L’Italia ha presentato al vertice Ue, per diminuire ulteriormente l’ingresso di migranti, una serie di proposte, buone, illusorie, ma che potrebbero essere lungimiranti (la realtà che molte erano già sul tavolo di Bruxelles, ma l’Europa rispondeva a picche: accordi Ue nei paesi di transito e centri di protezione internazionale a quel livello, – è ben visto il modello Turchia -; chi sbarca in Italia entra in Europa, centri di accoglienza nei paesi europei,…), ma nei fatti, questi principi appaiano genericamente nel testo finale, non c’è nella sostanza l’adesione al momento dei paesi Ue, anche se l’Italia aveva promesso di mettere il veto se non passavano le sue proposte.

Durante la discussione l’Italia ha proposto di emettere sanzioni nei confronti di quei paesi che non accolgono immigrati – c’è stato già un accordo per una ripartizione proporzionale in tutti i paesi Ue per i richiedenti asilo sbarcati in Grecia e in Italia, ma non c’è stata alcuna applicazione -, ma i paesi Europei hanno fatto orecchie da mercante: comunque anche il precedente Governo aveva stabilito che si intervenisse sul bilancio della Ue prelevando sugli “investimenti” (fondi strutturali: l’Italia non li usa completamente, ma i paesi dell’est sì), perché ciascuno Stato europeo, il più delle volte favorendo le delocalizzazioni, spende come ritiene opportuno. In particolare prendono dai maggiori contribuenti miliardi di euro: 13,19 dalla Germania, 8,2 dalla Francia, 2,34 dall’Italia, 2,08 dall’Olanda,…e l’Europa finanzia i Paesi dell’est con diversi miliardi di euro, 7,8 Polonia, 5,98 Romania, 3,33 Rep. Ceca,…..

In Italia il Presidente della Camera, Fico del Movimento 5Stelle, dice che è un errore, senza prove concrete, bandire le navi delle Ong, e che i porti Italiani devono essere aperti a tutte le navi che trasportano gli immigrati, Il Presidente dell’Inps, Boeri, afferma che senza il contributo degli immigrati non si potrebbero pagare le pensioni,……, al primo Salvini risponde che l’apertura dei porti la decide lui e al secondo (non è possibile cambiare i numeri) con male parole che lo sostituerà, mentre Di Maio presenta un decreto legge dove scambia precarietà con flessibilità, si dimentica dei braccianti “stranieri” schiavizzati dai caporali, dei raider (consegna merci varie e pasti a domicilio) senza diritti e sottopagati, si appresta a reintrodurre i vouchers.

E’ facile usare la forza contro i deboli, strumentalizzare gli immigrati, schedare gli zingari, in Italia come nel mondo (Trump chiude in una gabbia i bambini “stranieri”), perché le persone non si accorgano che i loro problemi (dalla disoccupazione, alla diminuizione delle tasse,..) rimangono tali.

Giulio Lattanzi