Sia il Lucifero l’ambiente di verifica di questo formidabile incontro di idee e di passioni

Carissimo Graziano,

 

ti ringrazio per avermi telefonato all’estero ed informato della pubblicazione del Lucifero, questa volta in edizione online.

 

Ho visitato il sito che trovo chiaro, bene impaginato, facile da consultare. Vedo anche nomi importanti del nostro ambiente repubblicano e dell’Università. Ne sono veramente lieto. Mi auguro che la testata sia centro di agitazione di idee, non di omologazione e intruppamento, così come appartiene alla tradizione repubblicana. L’essenziale, a mio modesto avviso, è che nello scambio delle nostre fraterne opinioni si tenti sempre di rimanere obiettivi.  Si dice che la varietà delle opinioni sia il sale della democrazia: spero dunque che Lucifero accolga l’opinione misurata e meditata di tutti gli Amici, in modo da evitarci, almeno noi che siamo così pochi, il solito incasellamento per fazioni tipico della crisi dei partiti.

I recenti eventi politici, dall’ elezione di Trump al lungo, forse persino stressante, dibattito referendario ci hanno mostrato un incremento preoccupante dei toni di scontro, un’intolleranza per l’altro che – mi si perdoni – pare davvero  intollerabile. Persino quella che si definisce la più grande democrazia del mondo non ha mancato di spaccarsi con argomenti espressi aspramente e di certo in maniera non acconcia ad un dibattito civile nel quale chi la pensa in un modo dovrebbe offrire legittimazione al diverso parere dell’altro. Nel nostro caso, poi,  si doveva discutere di meccanismi costituzionali alquanto delicati, mentre sono stati spesi non di rado temi fuorvianti e fuori tema.  Mi viene da pensare al paziente lavoro di Tomaso Perassi ed ai Lineamenti costituzionali concepiti durante l’occupazione nazista: quel documento, ahimé dimenticato dai più, fu l’unico progetto uscito dalle forze resistenziali, in tempi in cui la faziosità, appunto, assurse al livello della guerra civile. 

 

Prima ancora di riprendere il nostro cammino ideale  da queste belle pagine di Lucifero, mi sembra dovremmo riportarci al ricordo storico dell’Enciclopedia, di quella stagione tanto lontana eppure straordinaria che pose le basi delle libertà politiche fondando le idee sullo studio e sul concretismo; quel “problemismo” sempre coltivato dai Repubblicani che ci hanno preceduto, e ci ha distinto  dalle  varie chiese laiche e religiose.  Sia dunque il Lucifero l’ambiente di verifica di questo formidabile incontro di idee e di passioni.

 

Ti prego di portare ai carissimi Amici di Lucifero e a tutti i Repubblicani un saluto fraterno e tanti auguri di buon lavoro.

 

tuo

 

Giovanni Conti jr